Come scegliere un computer per il fotoritocco in Lightroom e Photoshop

Cari amici fotografi, oggi vi spiego come scegliere un computer adatto al fotoritocco in Lightroom e Photoshop, nello specifico vi voglio dare qualche indicazione tecnica su quale componente è più importante per le varie fasi del processo fotografico, dalla gestione della libreria al ritocco.

Ogni fase, dall’importazione al ritocco in Photoshop, richiede delle prestazioni particolari che gravano su vari componenti.

Ecco l’elenco di ogni fase con il dettaglio, ordinato per impegno richiesto, dei componenti coinvolti. Il primo componente sarà quello più importante e che creerà più problemi se non adeguatamente prestante, l’ultimo componente sarà quello meno impattante sulla performance.

  • Importazione delle foto in Lightroom
    • Velocità della memoria SD o della Compact Flash
    • Velocità del lettore SD/CF
    • Velocità della Porta USB ( 3.1 > 3.0 > 2.0 )
    • Velocità del supporto dove verranno importate le foto (SSD -> 7200 RPM HDD -> 5400 RPM HDD)
    • Capacità della RAM
    • Numero di thread della CPU
    • Performance della singola CPU
  • Passaggio da una foto all’altra in LR
    • Velocità del supporto della libreria (SSD -> 7200 RPM HDD -> 5400 RPM HDD)
    • Capacità della RAM
    • Numero di thread della CPU
    • Performance della singola CPU
  • Elaborazione delle foto in Lightroom
    • Performance della singola CPU
    • Velocità della RAM
    • Capacità della RAM
    • Numero di thread della CPU (marginalmente)
  • Esportazione delle foto da Lightroom 1 – Numero di thread della CPU
    2 – Performance della singola CPU
    3 – Velocità e capacità della RAM
    4 – Velocità del supporto della libreria
    5 – Velocità del supporto di destinazione
  • Elaborazione delle foto in Photoshop
    • Performance della singola CPU
    • Velocità della RAM
    • Capacità della RAM
    • Numero di thread della CPU

CPU

Se volete essere sicuri di avere prestazioni su questo fronte, il consiglio è quello di dotarsi di una cpu recente della serie Intel Core i7, ma ve la potete cavare anche con un i5 se è quad core. Ad oggi sconsiglio vivamente di comprare un dual core anche se dotato di hyperthreading.

Opzione AMD:

Opzione Intel

RAM

Il consiglio, se avete una grande libreria di foto e volete poter passare da una foto all’altra nella vostra collezione in maniera veloce, è di dotarvi di almeno 16GB di RAM, dando modo a Lightroom di salvare più immagini possibili in memoria, per piccole librerie anche 8GB possono bastare ma siamo al limite minimo. Se non volete badare a spese, 32 o 64 GB sarebbero il top. La velocità non è così importante se non vi preoccupa particolarmente il rendering degli effetti applicati alle foto. Un kit di RAM da 2400Mhz è un buon compromesso, ma se volete prendere qualcosa ancora più performante fate pure.

Opzione 1:

Opzione 2:

Archiviazione

Il supporto di archiviazione è probabilmente il fattore più importante della strumentazione per il photoediting sopratutto se siete dei fotografi molto prolifici. Salvare tutte le vostre foto su un disco SSD è una strada poco percorribile poiché rispetto ai tradizionali HDD (dischi rigidi) il costo per GB dei dischi a stato solido è molto più alto. Se prendete in considerazione un HDD assicuratevi che sia un 7200 RPM perché un 5400 RPM non avrà assolutamente la velocità necessaria per scorrere tra le vostro foto nella libreria. La strategia suggerita è quella di usare un disco SSD (magari un NVME SSD tipo il Samsung 970 Evo Plus) come disco di apoggio per tutte le modifiche ed elaborazione e una volta finito il ritocco ed esportato le foto finali, spostare tutti i file su un HDD di archivio dove sarà organizzata la nostra libreria. Le soluzioni per l’archiviazione vanno dal disco esterno a le più consigliate soluzioni con dischi in RAID.

SSD NVMe:

SSD Sata:

HDD 7200RPM:

Scheda grafica

Nonostante il nome possa indurre a pensare che sia un componente importante per tutti i lavori di grafica, in realtà viene chiamata in causa poche volte durante l’editing di foto. La maggior parte del lavoro svolto da Lightroom e Photoshop è gestito dalla CPU mentre la GPU si occupa del rendering delle immagini in movimento. Qualsiasi moderna scheda nVidia della serie xx50, xx60 o superiore andrà bene. Se lavorate su portatile allora potete puntare ad una RX 2070 su un modello nuovo oppure una GTX 1070 se è un modello dello scorso anno.

Opzione nVidia:

Opzione ATI:

Monitor

Dipende molto dal vostro budget, io uso due monitor, uno per fare l’editing e uno per la preview. Più sono precisi i colori meglio è, quindi il consiglio è quello di cercare monitor con copertura alta dello spazio colore Adobe RGB. La tecnologia IPS è un must per i monitor di fotoritocco. Per le dimensioni dipende molto dalle vostro abitudini, suggerirei almeno un 24 pollici personalmente, risoluzione almeno Full HD (1040p).

Opzione top:

Ho raccolto questi consigli un po’ frutto di esperienza personale, un po’ seguendo varie discussioni sulla rete fatte con altri fotografi, spero di avervi aiutato a scegliere un computer per il fotoritocco su Lightroom e Photoshop. Se avete dubbi sarò più che lieto di rispondervi.

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Come creare spettacolari foto 3D su Facebook senza l’iPhone

Finalmente ci siamo! possiamo creare spettacolari immagini 3D partendo dalle vostre foto senza avere obbligatoriamente un iPhone e usando semplicemente la versione browser di Facebook.

Vi offro un piccolo tutorial su come fare:

1) Prima di tutto trova una bella immagine da trasformare in 3D, suggerisco una foto che abbia più piani prospettici, in modo da rendere l’effetto più interessante! Se abbiamo un PSD già diviso in livelli di profondità tanto meglio, altrimenti sarai comunque costretto a creare vari livelli con gradazioni di grigi diversi per definire la mappa di profondità. Io ho preso questa mia foto, molto complicata e piena di elementi su tantissimi livelli, infatti l’effetto finale non è perfetto ma è per darvi l’idea!

2) A questo punto in Photoshop crea una mappa di profondità, più o meno complessa a piacere, ti consiglio di fare più prove e verificare di volta in volta l’effetto direttamente su FB. Si creano delle zone (anche sfumate, non solo in tinta unita) di grigi partendo da dei grigi chiari in primo piano e poi andando a usare grigi sempre più scuri per gli oggetti nello sfondo, maggiore è il divario di grigio, maggiore è la “distanza” che interpreta Facebook. Questo è il risultato:

3) Dovrete quindi esportare le immagini nel formato e con il nome corretto. In questo caso ho usato 3d.png per il file originale quindi dovrò usare 3d_depth.png per il file che rappresenta la mappa di profondità. Bisogna sempre aggiungere il suffisso _depth al file della mappa. Salvare entrambi i file in PNG a 16bit, dovrebbe funzionare anche con file JPG. Ovviamente entrambi i file devono avere la stessa esatta dimesione in pixels.

4) A questo punto non rimane che andare su Facebook, creare un nuovo post e allegare o trascinare le nostre due immagini: 3d.png e 3d_depth.png. Facebook, dopo un po’ di elaborazione che dipende da quanto sono grandi le immagini e complessa la mappa, produrrà un’anteprima della vostra foto in 3D che non vi rimane altro che pubblicare!
Eccovi pronti, avete visto quando è facile creare foto 3D su Facebook partendo da una foto normale?foto3

Ecco il mio risultato e qualche altro esempio gradevole!
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